Allegri via dalla Juve: il tecnico toscano condivide un fatto particolare con altri soli sei allenatori della storia bianconera.
Che la fine del secondo ciclo di Max Allegri alla Juventus fosse nell’aria lo si sapeva da mesi. Certo non ci si aspettava che il divorzio con uno dei tecnici più vincenti della storia juventina si consumasse in maniera tanto burrascosa, per giunta dopo il trionfo in Coppa Italia che ha dato un’altra piega alla stagione fin qui deludente per i colori bianconeri.
Ma ormai è fatta: con uno scarno e duro comunicato la società ha esonerato Allegri per quanto accaduto durante e dopo la finale di Roma con l’Atalanta. Lo strappo tra la Juventus e l’allenatore toscano ormai sembra irreparabile e la spaccatura ha portato all’allontanamento di Allegri a due gare dalla conclusione del campionato.
Il brutto finale non cancella una storia di incredibili successi. In tutto Allegri alla Juve ha conquistato 12 trofei: 5 scudetti, 2 Supercoppe e 5 Coppe Italia (record assoluto), oltre a 2 finali di Champions League. Il tecnico è entrato nella storia juventina anche per un altro motivo, per un fatto accaduto solo ad altri sei allenatori prima di lui.
Come spesso capita nei grandi club la Juventus raramente esonera un allenatore a stagione in corso. Allegri è l’ultimo di una certo non nutrita serie di tecnici allontanati dalla Juve a bocce in movimento. Nella lunga storia juventina è accaduto, infatti, soltanto sei volte.
Prima di Allegri era accaduto a Ciro Ferrara di essere sollevato dall’incarico nel pieno della stagione. Anche quella volta – era il 29 gennaio 2010 – c’è stata di mezzo la Coppa Italia: la sconfitta contro l’Inter costò l’esonero all’ex difensore di Napoli e Juventus. A precedere Ferrara sulla via dell’esonero a stagione in corso era stato Claudio Ranieri nel 2008-2009 dopo una striscia negativa di due mesi senza vittorie in campionato e le premature eliminazioni da Champions e Coppa Italia.
Per trovare un altro esonero a stagione ancora in svolgimento bisogna riavvolgere il nastro del tempo fino al 1969, quando il club esonerò dopo soltanto 6 partire l’allenatore argentino Luis Carniglia a causa di un ruolino di marcia negativo (una vittoria, due pareggi e tre sconfitte). Gli altri tre esoneri della storia juventina sono stati quelli di Paulo Amaral (1963), Ljubisa Brocic (1958) e Sandro Puppo (1957).
Ben diversi i casi di Marcello Lippi, dimissionario nel 1999 dopo la diffusione del suo accordo con l’Inter, e di Didier Deschamps che abbandonò la panchina a due giornata dalla conclusione del primo e unico campionato di Serie B della Vecchia Signora, con la promozione già in tasca.
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