Spesso sono all’ordine del giorno, ma sapevi che puoi difenderti? Ecco quanto puoi richiedere a causa di diffamazione e ingiurie sui social.
La diffusione del web e – successivamente – dei social media ha cambiato letteralmente il mondo. Oggi gran parte delle persone interagiscono su queste piattaforme, che hanno un impatto sempre maggiore sulle nostre vite.
Tuttavia, i social sono diventati, per molti, anche una valvola di sfogo, spesso nei confronti di altre persone. Un contesto in cui non è affatto raro assistere a discussioni che vanno oltre la cattiva educazione. Tuttavia, la legge può difenderci anche in questo senso. Vediamo quanto puoi richiedere se sei stato vittima di diffamazione e ingiurie sui social.
Forse non tutti sanno che è assolutamente possibile denunciare qualcuno a causa di insulti ricevuti online. Ovviamente, questa deve essere andata oltre la semplice critica e rientrano tra gli insulti anche le diffamazioni o tutte quelle frasi che potrebbero danneggiare o sminuire la reputazione di una persona. Inoltre, l’offesa deve verificarsi in assenza della vittima, anche se questa è stata fatta sui social media e davanti ad un pubblico che ha avuto la possibilità di leggere il commento offensivo.
Nel caso in cui vi siano tutti gli elementi per parlare di diffamazione, si hanno a disposizione 3 mesi per poter fare denuncia. Ci si può quindi recare presso la Polizia postale, i Carabinieri o la Procura della Repubblica con l’intenzione di sporgere querela. Ovviamente l’ammontare del risarcimento dipende dalla tipologia di offesa subita e dall’intensità dell’attacco.
Inoltre, è bene specificare quale sia il fatto oltraggioso e il numero di persone che hanno eseguito l’offesa. Ancora, è importante anche il tempo in cui l’offesa è rimasta online e quindi visibile agli altri, oltre a quella che è l’attività e professione della vittima. In quest’ultimo caso potrebbe esserci anche un danno alla società e nei confronti della clientela. Ma quindi quanto è possibile richiedere dopo aver subito una diffamazione?
Nel caso di questo reato il risarcimento previsto non è mai inferiore ai 2.000 euro. Ciò relativamente a quando l’insulto online viene letto da molte persone, come ad esempio sui social. Tuttavia, l’importo può aumentare anche fino a 10.000 euro nel caso in cui la vittima dovesse subire un danno alla sua immagine professionale o al suo patrimonio. Sarà quindi il giudice a stabilire quale sia la gravità del reato e, quindi, l’ammontare della sanzione economica.
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