Prima firma importante per la Juve sul mercato. È quella di un giocatore che fa della rapidità la sua arma migliore.
L’ultima giornata di Serie A si è chiusa con una vittoria per la Vecchia Signora del calcio italiano. Il due a zero con cui i bianconeri hanno regolato il Monza mette la parola fine a una stagione a tratti deludente, solo parzialmente riscattata dalla vittoria in Coppa Italia contro l’Atalanta di Gasperini.
L’episodio che ha portato al brusco esonero di Allegri nel movimentato finale della sfida con la Dea sembra il ritratto della stagione juventina: nervi a fior di pelle anche dopo una vittoria. Diverse cose sono destinate a cambiare nella prossima stagione e le basi verranno poste proprio durante il calciomercato.
Si comincerà naturalmente dalla panchina, dove da tempo in pole sembra esserci Thiago Motta, l’allenatore rivelazione del Bologna. Intanto per quel che riguarda la rosa è già arrivata la prima firma importante del mercato estivo: quella di un giocatore che ha nella velocità il suo punto di forza.
Calciomercato, prima firma importante in casa Juve
Chi conosce la storia juventina sa che è tradizione delle Zebre puntare su uno zoccolo duro di giocatori italiani (che spesso ha fatto le fortune anche della Nazionale). Una tradizione che sembra voler proseguire con la prima firma dell’estate, che è anche una conferma. La Juve infatti ha annunciato di aver rinnovato fino al 30 giugno 2029 il contratto del giovane Andrea Cambiaso.
Classe 2000, Cambiaso è un terzino sinistro duttile, veloce e volitivo, capace di disimpegnarsi anche come centrale o esterno a centrocampo. Alla Juventus dal 2022, quest’anno ha totalizzato 32 presenze condite da 3 gol e 6 assist. Un bottino niente male che gli ha meritato anche la chiamata in Nazionale nella lista dei pre-convocati per Euro 2024.
In quella che è stata forse la sua migliore stagione in Serie A, Cambiaso è diventato uno dei punti di riferimento della Juventus, dove è risultato il terzo giocatore per nome di occasioni da gol create (33), secondo solo a McKennie (38) e Chiesa (37). Basti solo pensare alla formidabile verticalizzazione che ha mandato in gol Vlahovic nella finale di Roma contro i bergamaschi.
Per non parlare della corsa, come detto uno dei punti di forza del giovane giocatore bianconero. Soltanto Adrien Rabiot quest’anno ha macinato più chilometri di lui in campo (4.399m contro i 4.391 di Cambiaso). Insomma, la storia tra la Vecchia Signora e il talento nato a Genova nel 2000 sembra essere solo agli inizi.