Rivoluzione in casa Milan, è il momento di diversi addii: altra figura storica del club ai saluti, le sue dichiarazioni
Il momento del rompete le righe, in casa Milan, è stato piuttosto emozionante. Un pari che non resterà nella storia, anzi, contro la Salernitana, ma un ultimo giorno di scuola in campionato dal sapore speciale per un protagonista come Stefano Pioli, celebrato dai giocatori e dal popolo rossonero.
La società rossonera e il tecnico emiliano hanno scelto di separare le proprie strade, dopo un percorso condiviso per cinque anni. E, anche se in questa annata molte cose non sono andate come l’ambiente rossonero avrebbe voluto, è impossibile dimenticare il contributo dato da Pioli al ritorno del Diavolo nel grande calcio. Pioli resterà l’allenatore in grado di riportare il Milan a vincere lo scudetto dopo undici anni di digiuno e quello capace di condurlo fino alla semifinale di Champions League, lo scorso anno.
Ora, però, è il momento di guardare avanti per i rossoneri e ripartire. Non solo da un nuovo allenatore, ma anche da nuove figure in campo, per aprire un nuovo ciclo, si spera all’insegna di soddisfazioni e vittorie. Hanno già detto addio anche Kjaer e Giroud, colonne del Milan degli ultimi anni, per scadenza di contratto. Altre cessioni potrebbero essere all’orizzonte, a seconda dei piani che verranno concordati con un nuovo allenatore. Ma non è finita qui.
Milan, saluta anche il tecnico della Primavera Ignazio Abate: cosa c’è nel suo futuro
È il momento di lasciarsi, con il Milan, anche per l’allenatore della Primavera, Ignazio Abate. Un nome che nel corso di questa stagione era stato ventilato anche per una possibile “promozione” in prima squadra nel momento in cui si vociferava del possibile esonero di Pioli.
Alla guida della selezione giovanile milanista, Abate, ex colonna della squadra, ha ottenuto risultati importanti. In campionato, salvezza lo scorso anno e quest’anno quinto posto con partecipazione ai playoff. In Youth League, una semifinale lo scorso anno e quest’anno la finale.
Un percorso sicuramente da rimarcare, ma ora Abate vuole il grande salto. “Mi sento pronto per il calcio professionistico“, ha dichiarato. Da capire da dove potrà iniziare e se un domani non possa esserci effettivamente posto per lui sulla panchina del Milan dei grandi.